DIALOGHI E MONOLOGHI
qualche riflessione sull’interdisciplinarità e l’unità della cultura

Primo Levi, nel Sistema periodico, è riuscito a fondere in maniera del tutto originale elementi (è il caso di usare questa parola) provenienti dal mondo scientifico con altri componenti, come - nel seminario precedente - ci ha mostrato con molta chiarezza Pino Silvestri, integrando, a sua volta, nella sua esposizione, modalità diverse, il che ha permesso un livello di lettura molto profondo. Integrazioni e fusioni che vorremmo fossero più frequenti, ma purtroppo non lo sono. Se si vuole aggiungere qualche nome, nel Novecento, vengono in mente solo quelli di Leonardo Sinisgalli e Italo Calvino. E questo nonostante proprio Calvino sostenesse che ciò che caratterizza – in modo assolutamente originale - la letteratura italiana è una sorta di menage a trois con la scienza e la filosofia: da Dante che conosceva profondamente tutta la scienza del suo tempo a Galilei (il miglior prosatore della letteratura italiana) a Leopardi.
Ma questo non è un fenomeno solo italiano, a parte le peculiarità - proprie di ogni Paese - con cui si presenta, se nel 1959 Charles Percy Snow dava inizio a un filone di dibattito che si può considerare permanente dal momento che il Guardian, alla scadenza di ogni decennio, fa il punto su quella che presenta come una questione sempre aperta. Bisogna sottolineare, inoltre, che il fenomeno della separazione tra le culture è qualcosa di recente e ci basti ricordare che Piero della Francesca fu anche un matematico originale. Oggi, il problema della separazione tra attività specialistiche diverse è molto generale e non riguarda soltanto il (mancato) dialogo tra le cosiddette “culture”, umanistica e scientifica, ma riguarda anche la ricerca scientifica normalmente svolta nell’ambito di discipline ben definite. Che succede quando si devono studiare problemi che travalicano i confini? E, come divertissement, chiediamoci perché Alberto Burri – a differenza di Piero - non si è neanche posto la domanda se potessero esserci questioni matematiche dietro la struttura dei suoi cretti. Nel seminario verranno presentate alcune divagazioni erratiche su questi temi, nella convinzione che bisogna cercare sempre il dialogo, ingegnandosi a trovare nuovi modi per farlo, in caso di difficoltà, e andando a vedere se alcuni di questi erano in uso in altre epoche storiche e lo abbiamo dimenticato.