Accademia Nazionale Scienze, Lettere e Arti Palermo
ORIGINI E VICENDE
Nacque nel 1718 come privata iniziativa, continuatrice ed innovatrice dell'Accademia degli Accesi (XVI secolo) e di quella dei Riaccesi (XVII secolo). ad opera di tredici insigni studiosi palermitani, ospitati nel palazzo di Pietro Filingeri principe di S. Flavia: il suo stemma è quello di un campo fiorito su cui uno sciame di api LIBANT ET PROBANT per succhiarne il nettare; il primo statuto fu pubblicato a Napoli il 10 febbraio 1722; nel 1791 ottenne l'ospitalità del Senato Palermitano; nel 1801 il suo statuto venne proposto all'approvazione sovrana come Accademia Palermitana del Buon Gusto. Nel 1833 assunse la denominazione di Accademia di Scienze, Belle Lettere ed Arti; nel 1884 ottenne il titolo di Regia in base al nuovo Statuto approvato con D.R. del 23.IX.1884. Dal 1938, con altre nove accademie a carattere e finalità nazionali, fa parte dell'Unione Accademica Nazionale, a sua volta consociata alla Union Accadémicque Internationale che comprende 30 Nazioni. Lo Statuto vigente è stato approvato con D.P.R. del 7. V.1954. Dal 1791 al 1920 l'Accademia ebbe sede nel palazzo municipale; nel 1921 in un appartamento del Palazzo dei Normanni, da cui uscì nel 1955 per le esigenze dell'Assemblea Regionale Siciliana; dal 1955 al 1970 ebbe temporanea sede in un appartamento di via E. Amari n. 162; dal 1971 si è trasferita nell’attuale sede di Palazzo De Simone cedutale dalla Regione Siciliana.
STRUTTURA
Sodalizio che persegue come finalità la ricerca scientifica e la promozione della cultura. È distinto in due classi: la I per le Scienze fisiche, matematiche e naturali, la Il per le Scienze giuridiche, filologiche, storiche e filosofiche. Ciascuna di esse comprende 40 soci nazionali, 90 soci corrispondenti, 30 soci stranieri e soci onorari; le nomine dei soci nazionali, stranieri ed onorari sono approvati dal Capo dello Stato, quelle dei soci corrispondenti dal Ministero ai Beni culturali e ambientali. L'accademia è amministrata da un Magistrato di 7 membri con carica elettiva triennale e dall'Assemblea dei soci nazionali. Dal 1830 i soci nazionali hanno raggiunto il numero di 400; fra di essi figurano insigni personalità italiane e straniere, tra i quali ci si limita qui a ricordare Henry Cartan, Benedetto Croce, Jacques Le Goff, Vittorio Emanuele Orlando, Leonardo Sciascia e Il premio Nobel Guglielmo Marconi.
PUBBLICAZIONI
Dopo i due volumi pubblicati nel 1755 e nel 1800 dall'Accademia del Buon Gusto, solo tre volumi della Nuova Serie degli «Atti» videro la luce prima del 1860; le pubblicazioni ripresero nel 1874, sicché tale serie si completò nel 1890 col decimo volume; gli Atti della Terza Serie furono pubblicati in 20 volumi, dal 1891 al 1939; la Quarta Serie, compresa dal 1941 al 1980, è di 40 volumi; è in corso la Quinta Serie. Dal 1934 vengono pubblicate monografie sotto il titolo di «Supplementi». Tra esse: quelle dello Zanca sulla Cattedrale di Palermo; di E. Gabbrici e di E. Levi sullo Steri; la raccolta di musiche popolari siciliane di A. Favara; il volume di V. Tusa sui Sarcofagi romani in Sicilia. Di recente pubblicazione, la Miscellanea in memoria di S. Caramella (1972) e la Miscellanea neogreca (1976). Nel 1979 si è dato inizio anche ad una serie di «Memorie», destinata ad accogliere contributi scientifici di più largo interesse. Dal 1980, di intesa con l’Assessorato Regionale ai Beni Culturali ed alla Pubblica Istruzione, si pubblicano periodicamente il Bollettino dei Beni Culturali ed Ambientali (B.C.A. - Sicilia) e i Cataloghi delle opere d'arte restaurate.
BIBLIOTECA
Ricca di circa 70.000 volumi, è costituita per molta parte dagli Atti di oltre 60 Accademie italiane e straniere, che ha ricevuto e riceve in cambio delle proprie pubblicazioni. Pregevoli sezioni sono costituite dalla «Biblioteca filosofica» (circa 10.000 volumi) donata nel 1937 all’Accademia dal suo fondatore, il benemerito Dott. Giuseppe Amato Pojero, e ordinata in una sala a parte; dalla «Biblioteca musicale» Favara-Tabi, donata dai familiari nel 1978 (circa 5.000 volumi).
L'ALLEGORIA DELLA SCIENZA.Per gentile concessione del Museo di Palazzo Mazzetti , Asti. Sala dei dipinti del '600 e del '700.